Una delle anse sinuose che forma il Trebbia
Il nostro viaggio in val Trebbia comincia a pochi chilometri dalla via Emilia, dalla frazione di Gragnano Trebbiese. La località si raggiunge da Rottofreno, sulla via Emilia, con la SP 48, in direzione Gragnano Trebbiese. Prendendo per Comprenedolo sopra si raggiunge la località Castelbosco. E qui siamo...nella merda, celebrata in un museo. Il Museo della merda. Da Gragnano Trebbiesee, con la SP 40 si arriva a Rivergaro e quindi a Rivalta dove si imbocca la SS 45. Da qui è una risalita: dal basso verso l'alto, dallo sbocco alla foce del fiume. Ci si lascia alle spalle la via Emilia in direzione Liguria, come per secoli hanno fatto passo dopo passo migliaia di viandanti, seguendo il nastro del Trebbia. Dalla pianura ci si incanala lungo la vallata di questo fiume, comprendendone la bellezza, Il suo essere ancora preservata, già dai primi chilometri. Il fiume, con le sue acque abbondanti e cristalline è il re assoluto.
Acque cristalline, spiagge, dirupi, nella valle delle favole
Balneare, solare, con frequenti angoli caratterizzati da anse, pozze d'acqua, come laghi che si immaginano profondi, che invitano a immergersi, il tutto circondato da un paesaggio di boschi, piccoli centri. Questa prima impressione trova conferma, in estate, quando fiume è meta di tanti bagnanti. Ma anche negli altri periodi dell'anno il fiume è vissuto, frequentato da chi ama la pesca e anche la canoa o il rafting, reso possibile dalle rapide, e la natura in genere. Più si sale, più il tempo va all'indietro ed il paesaggio appare più "primitivo". Non aveva torto Ernest Hemingway nel definirla “la più bella valle del mondo”: se non la più bella è certamente una delle più suggestive. Per tanti estimatori, legati affettivamente a questo angolo d'Appennino emiliano è la "valle delle favole". Salendo, vale la pena fare qualche sosta. Anche gli angoli di storia non mancano certo.
A Rivalta, ad esempio, dove il castello medievale, dei primi anni dopo il Mille, circondato dalla mura, ed borghi del centro antico meritano una passeggiata, prima di riprendere il viaggio. È poi nell'alta valle, da Bobbio in su, che Trebbia regala offre gli sfondi e i luoghi di balneazione migliori. Spiagge, tra le colline a picco sul fiume. Seguendo le indicazioni per Marsaglia si possono ad esempio raggiungere i meandri di San Salvatore.
Opere lungo il percorso che conduce a Brugnello
Altre località
consigliate per gli amanti dell"andare al fiume", o sotto i
cosiddetti canyon del borgo di Brugnello, il piccolo gioiello
dell'alta valle: una delle spiagge più frequentate, "la
chiesetta" con i suoi colori da mari del sud. Più distanti, e
segnalate anche con nomi fantasiosi, dalla valle dell'infermo
all'elefante del Trebbia", alcune belle spiagge si trovano anche a
Ponte Organasco e Ottone. La strada è panoramica e lunga ma per chi
vuol passare dalle spiagge del fiume a quelle del mar Ligure, può
arrivare alle origini della SS 45, raggiungendo Genova, senza metter mano all'autostrada. In questo
modo ripercorrerete l'antico “caminus janue”, la via di
collegamento medievale tra il porto fluviale di Piacenza e quello di
Genova.
Nessun commento:
Posta un commento