Proseguendo verso l'alta valle, con l'aria di Liguria sempre più vicina, un limbo tra monti e mare,
si può raggiungere una località, piccola, ma piena di evocazioni. Una delle tappe di un riconosciuto
"sentiero d'autore": quello che conduce ai luoghi del cuore del poeta Giorgio Caproni. Il cantore
della val Trebbia: dei suoi boschi, paesi, abitanti e paesaggi. L'artista ha intinto la sua penna in tutto
quanto lo circondava. E questa terra è stata riconoscente al suo poeta. Nel paese di origine e in altre
località, dove ha svolto l'attività di insegnante elementare, è possibile ricomporre la sua vicenda,
umana e artistica. A Loco di Rovegno si può passeggiata tra gli angoli e le case che lo videro
insegnante nella scuola del paese e poi, durante la guerra, partigiano. Una targa a lui dedicata e la
tomba nel cimitero con vista sul Trebbia, ricordano il poeta della valle. Si prosegue per
Fontaningorda dove è stato allestito un itinerario poetico: qui la poesia di Caproni vive.
"Sono partiti tutti / Hanno spento la luce/ chiuso la porta, e tutti (tutti) se ne sono andati/ uno dopo l’altro".
E' possibile leggere i suoi versi sui muri e su di un pannello. Appena superato il paese si accede al sentiero lungo il quale diverse lastre di ardesia portano incise le opere del poeta. L'itinerario a piedi continua nel "bosco delle fate", in mezzo a castagni ed altri alberi, tra le tante sorgenti di questa località, non a caso chiamata Fontaningorda, ognuna delle quali custodisce un'immagine della Madonna. Trattandosi di un bosco delle fate si trovano anche riferimenti alle fiabe. Passando tra i piccoli paesi della valle, con i pochi abitanti rimasti ad animarli, ritornano in ente i versi malinconici del poeta.
Link: Fontanaingorda
Curiosità: La Madonnina della Val Trebbia
Dopo la frazione di Ponte Organasco, lungo la SS 45, si trova la
protettrice della val Trebbia e della strada: la Madonnina della val
Trebbia. Per turisti, motociclisti e viandanti in genere è una sosta
d'obbligo, anche per godersi il panorama che permette di vedere, in
basso, i resti dell'antico oratorio di Sant'Agostino da cui proviene la
statua votiva e dove un tempo passava l'antico tratto della strada.
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