venerdì 3 aprile 2020

Bobbio, la capitale della val Trebbia

Bobbio

                               Bobbio capoluogo dell'alta val Trebbia, importante centro culturale
                    
Bobbio è un capoluogo. Non ci sono dubbi. Passeggiando nelle vie del suo centro elegante, con l'evidente vocazione di località turistica si percepisce subito il senso di nobiltà. Un attributo che non gli viene solo dal prezioso patrimonio artistico, dagli importanti edifici, istituzioni culturali, palazzi e centri religiosi. Ad assegnarglielo, la storia. Antichissima. 


                       L'immagine di San Colombano  

Questa località della val Trebbia fu un centro importante, già in epoca romana, come via di transito. A testimoniare quel periodo, la porzione del simbolico ponte, conosciuto da tutti come il Ponte Gobbo, per la sua forma. 






La fortuna del centro prosegui nei secoli del Medioevo, quando Bobbio divenne uno dei centri più importanti del monachesimo occidentale. 





Grazie a un monaco in particolare, arrivato da queste valli dalla lontana Irlanda, e divenuto poi santo. E' san Colombano, l'artefice, il fondatore dei monastero che divenne uno dei più importanti centri della cristianità e della cultura, custodita e diffusa nella biblioteca: un gioiello che conserva ancora oggi alcuni tra i manoscritti latini più antichi e pregiati della storia. A far arrivare il monaco in questa valle furono re longobardo Agilulfo e la consorte, la regina Teodolinda che, per ricompensarlo della suo impegno per favorire il loro avvicinamento alla chiesa, gli donarono in ricompensa la terra di Bobbio per costruire un monastero.


La leggenda del ponte Gobbo o ponte del Diavolo



                                    Il leggendario ponte gobbo


Un ponte così particolare e inconsueto come quello di Bobbio, non poteva essere esente da un'aurea leggendaria, con il diavolo, come spesso accade, come protagonista.. "scornato". Si narra che san
Colombano, mentre raggiungeva Bobbio con l'obiettivo di diffondere la fede, trovò sulla sua strada il demonio in persona che gli promise di costruire il ponte in una sola notte. 


   L'accesso al percorso pedonale sul ponte di Bobbio

In cambio però pretese di avere in dono la prima anima che fosse passata sul ponte. Accettato lo scambio, il diavolo realizzò quanto promesso: la sua manovalanza di diavoli era però mal assortita, ognuno costruì un pezzo di ponte diverso, a seconda della statura. San Colombano rispettò a sua volta i patti e fece passare la prima anima sul ponte: un cagnolino. Si dice che il diavolo si imbestialì a tal punto da dare un calcio al ponte. Ed è proprio per questo gesto di rabbia che il ponte risulta in effetti un po' storto. 











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