venerdì 3 aprile 2020

Di qua dall'Enza, musei dell'anima



Musei dell'anima 

Si chiamano musei, ma si tratta di invenzioni, di singoli, di gruppi, di intere comunità, che hanno voluto rappresentare sé stessi: la propria arte, i saperi, l'ambiente. Sono isole, piccole, che si scoprono in centri, spesso altrettanto piccoli. Ma sono trama e ordito di un tessuto culturale dalla mille sfumature, che si scoprono in un percorso fatto di attenzione di ascolto. Perché i racconti, tutti, compongono una bella storia corale. Partendo da Parma, il nostro itinerario inizia dalla SP 45, per raggiungere Traversetolo. In via Cantini, nella corte Civica, la prima tappa, per visitare il Museo Brozzi, un gioiellino che custodisce la memoria dell'artista omonimo, eclettico: scultore, incisore e orafo. Si prosegue in direzione Neviano degi Arduini, seguendo la SP17 per poi deviare sulla SP 99, seguendo le indicazioni per Bazzano, il paese dei presepi, alla scoperta del Museo Uomo ambiente. Da Bazzano, con la SP513R si prosegue in direzione Cedongo, alla ricerca dell'originale Musei dei Lucchetti, a due passi dalla chiesa. Da qui è possibile scegliere se attraversare l'Enza e risalire la vallata di là dal fiume o riprendere la SP 17, superare il centro di Sella di Lodrignano e seguire le indicazioni per Urzano, per trovare la casa di Colibrì, al secolo Bruno Bricoli. Pittore. Così facendo, in un solo giorno, attraversando piccole valli e colline, si possono scoprire quattro luoghi della memoria, diversi e sorprendenti.

 Museo Brozzi a Traversetolo

Una produzione ricchissima, quella di Renato Brozzi, artista di Traversetolo che ha maneggiato con maestria diverse tecniche. Scultore, incisore, pittore e orafo, Brozzi ha infatti lasciato un vero patrimonio di opere, un'eredità preziosa per il suo paese. I numeri parlano da soli: più di 8000 disegni, 400 fotografie, circa 80 gessi e decine di oggetti d’arte applicata e sculture. E il paese ha reso omaggio a questo grande dono del suo artista ospitando le opere nel centro civico la Corte, la "casa" di tutti. Qui sono esposti dipinti e sculture, realizzati in varie tecniche, e con lo stile che lo ha reso noto a livello nazionale il Liberty e Decò: ad esprimerlo al meglio, la Coppa del Liutaio, in bronzo dorato, gioielli o il Trofeo Martini Rossi.


    Una delle opere di Renato Brozzi 
Nel museo viene ripercorsa tutto il percorso espressivo dell'artista, la sua ricerca, con la conservazione dei fondi della casa e del laboratorio e delle innumerevoli produzioni, studi per sculture, ritratti, paesaggi: testimonianza di una mente raffinata, creativa, vulcanica. Non a caso, tra i suoi estimatori e amici, Brozzi contava Gabriele Dannunzio: il museo raccoglie la corrispondenza con il vate, iniziata nel 1920, circa 275 documenti di lettere, oltre ad oggetti artistici originali, attraverso le quale si hanno notizie delle opere esposte in musei e raccolte private. L'arte di Bozzi si spresse quindi in tanti diversi campi: bronzi celebrativi, coppe, trofei, medaglie, bronzetti, monete, targhe e piatti, sbalzati in diversi metalli e cesellati, gioielli e piccole sculture animaliste, fuse a cera persa in oro, argento, bronzo, o realizzate in pasta vitrea e terracotta. Una manualità artistica che lo lega al paese: a Traversetolo, nella Fonderia Artistica, Brozzi cominciò a praticare l’arte dello sbalzo e del cesello, mostrando da subito un grande talento.
Museo Brozzi
Centro civico La Corte di Traversetolo
Numero: 0521 842436
Orari di apertura:
lunedì, martedì, giovedì, sabato dalle 9 alle 12; da lunedì al sabato dalle 16:00 alle 19:00.
Ogni prima domenica del mese dalle 15,30 alle 1 con visita guidata gratuita alle ore 16. Ingresso libero.


Museo Uomo ambiente di Bazzano

Ci sono luoghi che esprimono tutta le bellezza di una comunità. L'impegno, i progetti, la creatività, le idee condivise, il lavoro di tante persone che hanno in comune malore per un paese. E la sua storia. Il museo Uomo ambiente di Bazzano è sicuramente uno di questi luoghi. Basta andarci a dicembre quando questa frazione del comune di Neviano degli Arduini si trasforma nel paese dei presepi: una rassegna che, nella magia del paesaggio, è uscita da tempo dai confini locali. Non c'è casa, cortile, locale, spazio verde, angolo storico di Bazzano che non ospiti una natività artigianale, diversa da tutte le altre, ideata e realizzata con i materiali più svariati. 
Centinaia di presepi differenti per stili e dimensioni, permettono un lungo percorso in tutto il paese. Questa, come tante iniziative che vengono organizzate dirante l'anno, ha un fulcro, un cuore pulsante, ed è il museo Uomo ambiente, con il suo manipoli di instancabili volontari, riuniti nell'associazione culturale "Il camino", in onore del camino che spicca in uno dei locali come simbolo di accoglienza e condivisione. Questa raccolta, aperta nel 2003 nel centro storico del paese, racconta il territorio, attraverso gli oggetti da lavoro esposti: racconta soprattutto, come ricordato nel nome del museo, le donne e gli uomini che questo ambiente l'hanno vissuto, il loro legame con i luoghi. Gli oggetti esposti sono essi stessi un "prestito", sono stati messi a disposizione dagli uomini che oggi abitano il paese, trovati nelle case, nelle stalle abbandonate, nei solai, gli oggetti sono stati disposti come percorsi, quello dell'uva, ad esempio, il lavoro della terra o la lavorazione della canapa, dalla coltivazione alla tessitura. 

Non solo: le sezioni sono "vive"; sono infatti attivate attività didattiche che permettono di sperimentare in prima persona tecniche e lavori. La filosofia del museo non è infatti quella di mostrare una testimonianza del passato, lontana, morta ma come spiegato dagli ideatori: “…immaginando la relazione con persone appartenenti ad altre generazioni, sviluppando fattivamente l’idea di entrare in una casa non morta ove il camino è acceso, i canti s’odono ancora, gli attrezzi appaiono come fossero stati appena usati e il visitatore può continuare a farlo, insomma la gente è lì...”. Il Museo è insomma, più di tutto, un luogo di incontro, per chiacchierare, mangiare, inventare con le mani, crescere insieme. Un luogo per crescere culturalmente. Insieme.


Gruppo Culturale

"Il Camino"
Bazzano, Via Borgo 2
43024 Neviano degli Arduini (PR)
Tel. 333 4504976 




La casa di Colibrì
Una casa museo. La stessa in cui ha vissuto con la sua famiglia l'artista Colibrì, al secolo Bruno
Bricoli. Il nome d'arte altro non è che l'anagramma del cognome dei pittore. Siamo nella frazione di
Urzano, e la casa, donata dalla vedova Elvira Romanelli al Centro Studi delle Valli del Termina
raccoglie le opere dipinte dall'artista dal 1970 alla morte, che si susseguono alle pareti, tra i mobili,
come come se gli abitanti fossero ancora qui, ad accoglierci.


Gran parte della produzione di Colibrì è infatti esposta nelle stanze della casa, per raccontare il suo

paese attraverso le immagini, poetiche, semplici, immediate, con i personaggi, gli eventi, i ricordi,
la fatica di vivere: ritratti affettivi e di profonda umanità, che dichiarano l'amore verso la sua terra e
che sono, oggi, documenti di tante vite. Nell'insieme, un affresco che rende dignità e bellezza al
mondo contadino. Colibrì ha lasciato anche scritti, quasi un completamento alle opere pittoriche.

Località Urzano - Neviano Degli Arduini, 43024 -
Telefono 0521-493148 / 329-6170951

Museo dei lucchetti
La loro immagine più popolare è quella che li vede, innumerevoli, legati ai ponti più belli d'Europa. A Roma, ad esempio, a ponte Milvio, fissati alle ringhiere per testimoniare legami indissolubili e amori eterni. Sono i lucchetti: oggetti utili, necessari alla vita di tutti i giorni ma che generalmente non ci appaiono come pezzi interessanti, artistici, originali.
                                                Il grande lucchetto all'esterno del museo 
Per farci cogliere questi aspetti, a farne scoprire la bellezza e la varietà ci voleva un appassionato, un collezionista curioso, che per anni ha cercato pezzi unici, dotati di meccanismi ingegnosi e di forge inaspettate. E ne ha fatto un museo, meglio: il primo museo al mondo dedicato esclusivamente ai lucchetti. Nato il 5 maggio 2001, il Museo Storico dei Lucchetti si trova nella frazione di Cedogno del Comune di Neviano degli Arduini.


Quella esposta è la collezione di Vittorio Cavalli, che in settant’anni ha raccolto oltre 4.000 serrature portatili di ogni genere, epoca, materiale, dimensione e forma, provenienti dai quattro angoli del mondo, in particolare dall' Europa e Asia. Ce ne sono di svariate tipologie: lucchetti a molla trasversale, che rappresentano il gruppo che ha maggiore varietà di forme, dimensioni e provenienze; con molla a barbigli, tra i più antichi; a tamburo dentato, lucchetti massicci che non badano molto all'estetica, e, ancora, a molla elicoidale, a combinazione, a segreto svitabile, talismanici, zoomorfi, per velocipedi e, ovviamente, dell’amore. Il museo si trova a pochi passi dalla chiesa della frazione, indicato, oltre che dai cartelli da un enorme lucchetto, all'esterno dei locali.

Museo dei Lucchetti
Strada Chiavello, 2, 43024 Cedogno PR
Telefono: 0521 846722
museodeilucchetti@libero.it





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