Sulle sponde del Grande fiume hanno trovato ispirazione tanti pittori. Ligabue è il più celebre: la sua stessa vita è stata una grande opera, drammatica, intensa, dolorosa. Insieme a lui tanti pittori,
spesso autodidatti, hanno raccontato il mondo che vedevano intorno ed i personaggi che l'abitavano in modo semplice, immediato. Candido. Come avessero affidato colori e pennelli alla poetica
dell'infanzia, dentro di loro. Il museo che rende omaggio a questi artisti, dedicato alle arti naif è nato, non a caso, in un paese di fiume, Luzzara, grazie a Cesare Zavattini, nel 1968. Un luogo unico in Italia, che raccoglie centinaia di opere, documentando anche la vita degli artisti, italiani e stranieri. Insieme ai quadri sono stati accolti, libri, incisioni, giornali, disegni, video: tutto quanto
serva a raccontare e valorizzare l'arte naif e i suoi interpreti.
Il museo è stato accolto, ospitato nel senso più profondo del termine nei locali dell'ex convento degli Agostiniani complesso annesso alla chiesa che Beata Vergine Annunziata che in passato è stato un ostello per pellegrini e, dopo la soppressione dei conventi voluta da Napoleone, affidato alle Opere Pie di Luzzara che lo convertirono in ospedale, come ricorda la croce rossa, ormai sbiadita, dipinta solo il chiostro e quindi casa di riposo per poi dare spazio all'arte. La visita si ferma però all'esterno: dopo il terremoto del maggio 2012 gli spazi espositivi sono stati chiusi al pubblico. Ma nulla è davvero perduto.
A Luzzara è infatti molto attiva la Fondazione "Un Paese", inspirata e incentrata sulla figura e le opere di Zavattini, "Za": scrittore, sceneggiatore e anche pittore, Cesare Zavattini è una tra le più importanti figure dalla cultura italiana nel ventesimo secolo. Il nome stesso dell'istituzione culturale è quello dell'opera omonima, un libro dedicato a Luzzara, creato a due mani da Zavattini ed il
fotografo Paul Strand. Le opere del Museo dei naif fanno ora parte delle collezioni gestite dalla Fondazione, insieme al Fondo Cesare Zavattini, costituito da libri, e alle raccolte fotografiche.
Il prezioso patrimonio alimenta continue attivtà culturali, incontri, esposizioni. E' un centro culturale vivo, che ha le radici nell'attività di Zavattini. Il cuore della collezione naïf è rappresentato dalle
oltre 500 opere pittoriche, ma anche scultoree e grafiche, del museo. Il patrimonio fotografico conserva invece collezioni di Hazel Kingsbury Strand, Stephen Shore, Marcello Grassi, Fabrizio
Orsi e Vittore Fossati: oltre duecento foto che hanno come comune denominatore Luzzara, così come l'opera "Un Paese", che dà nome alla fondazione.
Fondazione Un paese: Centro Culturale Zavattini
viale Filippini, 35; 42045 Luzzara (RE); Telefono | 0522
977612
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