Via dall'autostrada
Statale della Cisa: le mitiche curve e tornanti della '62, la strada per il mare prima dell'autostrada, scenario di gare automobilistiche storiche che videro
protagonista anche Enzo Ferrari.
Via dall'autostrada. Per scegliere la lentezza, per cercare mete seguendo una strada che è già di suo una una meta, la SS62 della Cisa, pardon la carrozzabile della Cisa, per omaggiare la Duchessa
Maria Luigia.
Dalla città la imboccheremo verso Berceto perchè prima, attraverso la Fondovalle Taro, ci dirigeremo verso Borgotaro, per una prima sosta. Dalla provinciale 308 pochi chilometri dopo il cartello di Roccamurata, si trova la la strada che conduce a Branzone che scende fino al ponte. Superato questo si svolta a sinistra, seguendo le indicazioni per Granara, segnalate su cartelli di legno.
https://www.google.it/maps/dir/parma/berceto/
Belvedere sulla Lunigiana dal Passo della Cisa
Dal villaggio ecologico occorre ritornare sulla provinciale per proseguire il viaggio verso Lozzola, piccola frazione bercetese, nota per le ottime patate: prima di arrivare a Roccaprebalza, con la SP 523, non si può evitare, visto il cartello che invita, una deviazione per Corchia, paese della farina di castagne, delle miniere, della chiesa con il campanile-portico, dei pellegrini. Il paese di un artista, nato tra queste viuzze a pochi metri dal Manubiola e celebrato con un museo che porta il suo nome: Martino Jasoni. Da Corchia il percorso continua, verso la Lunigiana.
Angoli di Toplecca, con i suoi muri a secco, le volte, le case abbandonate e le indicazioni della via Francigena
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